Descrizione

• Fonti normative, organi dell avvocatura, formazione e previdenza forense • Analisi del codice deontologico forense e del procedimento disciplinare • Domande più ricorrenti in sede d esame o di concorso con risposte commentate • Schemi riepilogativi • Appendice normativa

La deontologia si conferma ancora una volta il punto di forza dell’intero impianto normativo che deve guidare la classe forense; ecco dunque che anche in questa breve disamina lo sguardo si rivolge all’ontologia di questa professione senza temere di essere smentiti dal susseguirsi di legislatori disattenti alla formulazione di una nuova legislazione forense.Il nuovo testo legislativo del marzo 2012 (di conversione del D.L. 24 gennaio 2012, n. 1) offre un quadro abbastanza articolato sulle professioni regolamentate, soprattutto in tema di compensi professionali e durata del tirocinio.Stando così le cose, è semplice constatare che è stata ampliata la destinazione naturale del presente compendio: esso, infatti, si rivolge sia ai giovani colleghi che, ansiosi di intraprendere la irta via dell’avvocatura, devono comprendere che non si può diventare bravi avvocati prescindendo dallo studio della normativa contenuta nel codice deontologico, sia a tutti coloro che esercitano la professione di avvocato e che tutti i giorni si trovano ad affrontare le più svariate problematiche relative alla giurisdizione, intesa come rapporto con la magistratura, con i colleghi appartenenti ad altri Fori e con i mass media che imperano sempre più per portare lo svolgimento dei processi fuori dalle aule dei tribunali.Il lavoro è strutturato in due parti: la prima si occupa dell’ordinamento forense e dell’attività professionale, nonché delle diverse tipologie di responsabilità che incombono sul professionista; la seconda è dedicata alla deontologia e al commento delle singole regole deontologiche e agli aspetti applicativi delle sanzioni derivanti da illecito disciplinare.Il volume, inoltre, riporta alla fine di ogni capitolo un utile questionario per testare il livello di preparazione raggiunto e affrontare con tranquillità e consapevolezza la prova orale dell’esame di abilitazione alla professione forense.
Infine, nell’attesa che si compia una organica e definitiva riforma dell’ordinamento forense troppe volte invocata, vogliamo ricordare che proprio quest’anno il codice deontologico si è arricchito di un nuovo capitolo relativo alla mediazione di cui la Corte costituzionale ha offerto una lettura orientata: in pratica, il legislatore delegato avrebbe trascurato i requisiti della specifica professionalità del mediatore, sotto il profilo della competenza e professionalità, a vantaggio dei profili di serietà ed efficienza che non sono certo in linea con la normativa nazionale e comunitaria.