Descrizione

Nelle precedenti premesse di questo volume si auspicava una profonda revisione del testo della Costituzione. Oggi finalmente siamo partiti! Il disegno di legge costituzionale S. 1429/2014 (presentato al Senato l’8 aprile 2014) si è mosso in questa direzione. Sarà quella giusta? Sarà solo un primo, ma significativo passo verso il tanto sperato rinnovamento delle istituzioni in linea con lo spirito democratico della Costituzione? La risposta è nella volontà politica di chi attualmente ci governa e, soprattutto, nella condotta dell’establishment tradizionalmente arroccato a difesa dei privilegi di cui da anni trae vantaggio. La partita tra «rinnovamento» e «conservazione» oltre che negli «annunci politici», sarà giocata dalle decisioni della classe politica chiamata a imporre più che nuovi sacrifici al «Paese», difficili rinunzie alla «casta» che muove i fili della politica e dell’economia. Il cambiamento delle «regole del gioco», comunque, passerà anche attraverso la riforma elettorale che dovrebbe — innanzitutto — restituire la libertà di voto ai cittadini attualmente «espropriati» dal sistema delle «liste bloccate». Tutti ci auguriamo che le tanto attese riforme istituzionali vadano nella direzione della «democrazia costituzionale» in un paese dove i «diritti» sono considerati «privilegi» e le scelte politiche si fermano alle «promesse» che alimentano aspettative che i capi di governo spesso sanno che non potranno mantenere. Oggi gli «scettici» sono cresciuti, sia tra i cittadini che nei 
movimenti politici. Solo nei prossimi mesi conosceremo il vero peso della riforma sciogliendo, così, questo difficile, ma cruciale enigma che segnerà il futuro della Repubblica.