Esaminare un sistema fiscale come quello italiano non è compito facile: siamo in presenza di una struttura molto complessa che subisce continue evoluzioni in ragione delle scelte di politica economico-fiscale effettuate dall’Esecutivo.Va poi considerato come da oltre tre anni l’economia mondiale sia trasversalmente colpita da una gravissima crisi recessiva che interessa moltissimi Stati e soprattutto quelli europei. Dunque, le politiche degli altri stati e le oscillazioni dei mercati finanziari finiscono con l’incidere profondamente con le scelte dei governi.Nel 2011 l’Italia — resa ancora più debole da un indebitamento pubblico ormai fuori controllo — ha attraversato il suo momento più critico ed è stata oggetto di continui attacchi da parte di speculatori del sistema borsistico mondiale.Nonostante l’aiuto della BCE e l’impegno di Francia e Germania di supportare la nostra economia, la ripresa è apparsa molto lontana e nello scorso anno lo spread tra il rendimento dei titoli del debito pubblico tedesco e quello italiano ha assunto proporzioni gigantesche, ben oltre i 500 punti.Per accreditare nella CE l’immagine di una Italia con grandi capacità di ripresa ed in grado di affrontare con rigore la situazione, il Governo Berlusconi ha realizzato nel breve volgere di un semestre ben tre manovre economico-fiscali di grossissimo impatto, intervenendo soprattutto sulle entrate mediante: modifiche di aliquote fiscali, rimodulazione delle agevolazioni, rivisitazione delle entrate degli enti locali, inasprimento della lotta all’evasione. Tutto ciò ha comportato una prima sostanziale modifica del sistema tributario italiano, grazie ai DD.LL. 70, 98 e 138 del 2011.Nonostante gli sforzi profusi, la crisi è sembrata non più governabile e perciò si è fatto ricorso ad un governo tecnico (meglio, a un governo di solidarietà nazionale) affidato al professor Monti, che ha definito alcuni obiettivi prioritari: realizzare il pareggio di bilancio entro il 2013, risanare i conti pubblici, garantire la ripresa economica del paese.Già a fine 2011 — con il D.L. 201 — è stata varata una quarta manovra economica alla quale sono seguiti ulteriori importanti provvedimenti: la proroga dei termini fiscali (D.L. 216/2011), le liberalizzazioni (D.L. 1/2012), la semplificazione amministrativa (D.L. 5/2012), la semplificazione fiscale (D.L. 16/2012).È di tutta evidenza che una così copiosa produzione normativa ha inciso in modo profondo sulla misura dei tributi, sul sistema di entrate degli enti locali, sull’accertamento e controllo, sulle procedure di riscossione, sulle sanzioni.Questo scenario articolato e complesso costituisce il contesto di riferimento nel quale è stata elaborata questa 26esima edizione del Manuale di diritto tributario; non sfuggirà ai lettori la difficoltà del lavoro di studio, analisi ed elaborazione che deve tener conto non solo dell’evoluzione normativa ma anche dei mutati indirizzi di giurisprudenza e prassi e degli orientamenti della dottrina.L’aggiornamento del testo ha riguardato non solo le parti dedicate ai singoli tributi che formano l’impianto del nostro sistema tributario (tributi diretti, indiretti e locali) ma anche e soprattutto la Parte I (Principi e istituti del sistema fiscale italiano) che ha subito una significativa e profonda rielaborazione.Questa Parte — arricchita nei richiami dottrinari e giurisprudenziali — è stata rimodulata in due Titoli: il primo (Nozioni generali di diritto tributario), prende in esame principi, fonti, interpretazione ed efficacia delle norme, effetti economici, soggetti attivi e passivi dell’obbligazione tributaria. Il secondo Titolo, invece, studia gli aspetti applicativi del sistema fiscale: i regimi contabili, le dichiarazioni, l’attività istruttoria e quella di accertamento, la riscossione delle imposte, il sistema sanzionatorio ed il contenzioso.Le significative novità non hanno tuttavia alterato l’impianto dell’opera e la metodica che hanno ottenuto da tempo l’ampio consenso dei nostri qualificati lettori. Ai caratteri propri della manualistica, si aggiungono la puntualità degli aggiornamenti ed un taglio pratico ed operativo: tutti elementi che consentono al testo di proporsi non solo come manuale giuridico ma anche come prezioso supporto tecnico-operativo per i professionisti del settore.Non resta, in conclusione, che tributare il consueto affettuoso ringraziamento ai componenti dell’equipe redazionale — i dottori Sergio Gallo e Maria Vittoria Ballestra — da anni ormai vero punto di forza ed elemento trainante per la realizzazione di questo volume e di altre opere dell’Autore.
Grazie al loro impegno, alla loro dedizione ed alla loro professionalità è stato possibile realizzare nel corso degli anni un numero così elevato di edizioni di questo libro. Inutile dire che un lavoro così complesso ha avuto un collante essenziale: la stima e l’amicizia che unisce da sempre Autore e redattori