Amministrazione e destinazione dei beni confiscati dopo l’entrata in vigore dei regolamenti
a cura di Alberto Cisterna
Il volume intende affrontare, per la prima volta, l’insieme delle questioni interpretative, applicative e organizzative che sono state agitate nell’ordinamento a seguito della costituzione, due anni or sono, dell’Agenzia nazionale per i patrimoni di mafia (ANBSC).
Un compito immane, quello di amministrare e destinare migliaia di beni mobili, immobili e centinaia di complessi aziendali, si è riversato su una struttura ancora troppo fragile, soprattutto ora che, a seguito dell’entrata in vigore dei regolamenti previsti dal d.l. n. 4/2010, l’Agenzia è stata proiettata nell’amministrazione dei beni in sequestro sia nel procedimento di prevenzione che in quello penale.
I contributi rispondono tutti all’esigenza di chiarire quali siano le funzioni e le attività processuali ed amministrative proprie dell’ANBSC e di offrire, così, agli operatori giudiziari (giudici, avvocati, amministratori giudiziari) una chiara guida operativa e un orientamento alla lettura di disposizioni di grande rilevanza per sconfiggere l’egemonia delle mafie nel nostro Paese.
Roberto Alfonso,Procuratore della Repubblica in Bologna.?
Alberto Cisterna,Procuratore aggiunto della Direzione Nazionale Antimafia. ?
Maria Vittoria De Simone, Sostituto Procuratore della Direzione Nazionale Antimafia. ?
Anna Larussa,Avvocato del Foro di Reggio Calabria.?
Massimo Nicolò,Dirigente dell’Agenzia Nazionale Beni Confiscati.