La Nuova Collana Studi ed Approfondimenti di diritto civile nasce con l’intento di offrire un ausilio indispensabile per affrontare le prove scritte ed orali dei concorsi nelle magistrature e degli altri concorsi per giuristi.
La evoluzione dottrinale e giurisprudenziale delle tematiche oggetto di studio, unitamente alla complessità normativa, impone la necessità di affiancare al tradizionale manuale istituzionale letture mirate di approfondimento che consentano di adeguare al meglio il bagaglio di preparazione, tenendo conto non solo degli aspetti teorici ma anche delle applicazioni pretorie degli istituti.
L’opera si compone di tre volumi, ciascuno dei quali segue un percorso rigorosamente selezionato per offrire al lettore una specifica trattazione degli argomenti e delle questioni dottrinali e giurisprudenziali di maggiore importanza e complessità ai fini concorsuali ed in ambito professionale.
Alla cura e precisione dell’inquadramento dogmatico corrisponde un attento e scrupoloso aggiornamento giurisprudenziale dei temi sensibili, con richiami a massime e passaggi motivazionali di decisioni inseriti nel corso della trattazione, sì da facilitare l’esame complessivo e l’apprendimento di ogni argomento.
L’agilità della esposizione e la ricchezza di esempi, pur nel rigore dell’analisi dottrinaria, e gli ampi riferimenti alla giurisprudenza ne fanno anche un utile strumento didattico per la preparazione all’esame di abilitazione per avvocato, di consultazione ed aggiornamento professionale per chi opera quotidianamente con il diritto civile, avvocati e magistrati in particolare, e di ricerca di solide basi dogmatiche per studiosi e cultori della materia.
Relativamente alla struttura dell’opera, il secondo volume è dedicato al contratto, con un’attenzione costante alle esigenze economico-sociali che stanno alla base delle singole norme e del sistema complessivo di disciplina giuridica dei rapporti contrattuali, nella consapevolezza che la formalizzazione giuridica viene costruita non come fine a se stessa, ma in vista ed in funzione dell’operazione economica, di cui rappresenta l’involucro esteriore.
Il primo capitolo analizza la fase delle trattative, governata dall’obbligo di comportarsi secondo buona fede, la cui violazione induce la c.d. responsabilità precontrattuale, ampiamente esplorata anche in relazione alle nuove frontiere aperte dalla giurisprudenza di legittimità, al di là delle ipotesi tradizionali, in presenza di contratti validamente conclusi.
Il secondo capitolo esamina il contratto preliminare e gli altri patti preparatori (prelazione, opzione, contratto normativo), i quali, pur creando veri e propri vincoli obbligatori, svolgono una funzione meramente strumentale rispetto al futuro e definitivo assetto di interessi divisato dalle parti.
Alla trattazione, nel terzo capitolo, del significato dell’autonomia privata, in positivo ed in negativo, e dei limiti del sindacato giudiziale sull’equilibrio contrattuale, segue nel quarto e quinto capitolo un’accurata disamina dei plurimi procedimenti di formazione del contratto previsti dal codice civile. Emerge, in particolare, la contrapposizione tra il modello ordinario ex art. 1326 c.c., che, coerente con la contrattazione isolata, è ancorato ad una concezione soggettiva del contratto esaltante il dogma della volontà e congeniale ad un sistema economico individualistico, ed il modello di contrattazione standardizzata ex artt. 1341-1342 c.c., funzionale alle esigenze della grande impresa ed espressione del processo di oggettivazione del contratto conseguente all’avvento di un’economia capitalistica altamente sviluppata.
Alla luce dell’inadeguatezza dei meccanismi di tutela formale del contraente debole (mera conoscibilità delle condizioni generali e specifica approvazione delle clausole vessatorie, pena l’inefficacia) apprestati dal codice civile del 1942 si passa ad analizzare, nei successivi capitoli sesto e settimo, il controllo sostanziale sul contenuto dei contratti del consumatore e le specifiche discipline protettive di settore introdotte a partire dagli anni ’90, sulla spinta delle direttive della Comunità Europea che esaltano il ruolo della buona fede oggettiva esigendo la previsione di specifici obblighi informativi.
L’ottavo capitolo è dedicato alla causa del contratto, ricercandone il significato - nella distinzione dai motivi - alla luce della più recente teoria della causa in concreto, quale funzione economico-individuale dell’atto di autonomia privata, condivisa dalla giurisprudenza, ed esaltandone il ruolo di strumento di controllo della liceità e meritevolezza dell’operazione economica perseguita dalle parti.
Completata - nei capitoli nono e decimo - l’indagine sugli elementi strutturali del contratto (oggetto e forma), il capitolo undicesimo si sofferma specificamente sugli effetti e sulle fonti di integrazione eteronoma del contratto ex art. 1374 c.c., con una particolare attenzione al ruolo dell’equità integrativa ed ai suoi rapporti con la buona fede ex art. 1375 c.c.
Gli ultimi due capitoli sono dedicati rispettivamente alle patologie genetiche ed alle sopravvenienze contrattuali, con una puntuale ricostruzione del trattamento sanzionatorio e dei rimedi previsti dal legislatore in presenza delle varie ipotesi.