OVVERO IL FALLIMENTO DEL CONSUMATORE
In collaborazione con il Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli nord
Il testo è aggionato alla legge n. 132/2015 che ha introdotto una procedura di esdebitazione destinata a tutti quei soggetti che non possono accedere alle procedure concorsuali previste dalla legge fallimentare.
Con il FORMULARIO, la GIURISPRUDENZA e il COMMENTO si vuole dare un’approfondita lettura delle norme in cui si snoda la disciplina del sovraindebitamento e delle figure che si possono attivare per la gestione e quindi la soluzione della crisi economica dei soggetti non fallibili.
Nello stesso tempo, si vuole fare chiarezza sull’applicazione delle norme e degli istituti predisposti. Inoltre sono stati affrontati temi di settore, quali le problematiche relative al sistema creditizio ovvero quelle inerenti agli effetti fiscali.
Il Cd-Rom allegato contiene il FORMULARIO compilabile e stampabile.
Stanislao De Matteis, Magistrato dal 1994. Dal 2008 svolge le funzioni di Giudice delegato ai fallimenti presso la sezione fallimentare del Tribunale di Napoli. Giudice presso la Commissione Tributaria Provinciale di Napoli. Docente universitario. Autore di diverse pubblicazioni.
Nicola Graziano, Magistrato dal 1999. Dal 2011 svolge le funzioni di Giudice delegato ai fallimenti presso la sezione fallimentare del Tribunale di Napoli. Giudice presso la Commissione Tributaria Provinciale di Napoli. Docente universitario. Autore di diverse pubblicazioni.
INDICE
CAPITOLO I - L’accordo ed il piano del consumatore
1. L’accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento: premesse
2. Presupposti oggettivi: lo stato di sovraindebitamento
2.1. Segue: le condizioni di ammissibilità
2.2. I profili soggettivi: il debitore e l’iniziativa
2.2.1. L’imprenditore agricolo
2.2.2. Il consumatore
2.2.3. Sulla estensibilità della procedura di composizione della crisi da sovra indebitamento ai soggetti fallibili
2.2.4. L’erede dell’imprenditore legittimato alla procedura
3. L’accordo di composizione della crisi e il piano del consumatore
3.1. Sulla natura giuridica dell’accordo
3.2. Il contenuto dell’accordo
3.2.1. Segue: le allegazioni
3.2.2. Segue: la gestione
3.3. Il piano del consumatore
4. Aspetti procedurali
4.1. Le linee generali del procedimento
4.2. Il deposito della proposta di accordo
4.2.1. L’apertura della procedura
4.2.2. La raccolta delle adesioni dei creditori ed il raggiungimento dell’accordo
4.2.3. L’omologazione dell’accordo.
4.3. Il piano del consumatore: l’apertura della procedura
4.3.1. Il deposito
4.3.2. Il procedimento di omologazione del piano Pag. 48
4.4. L’esecuzione dell’accordo e del piano del consumatore
5. La fine anticipata dell’accordo. Annullamento e risoluzione: la legittimazione attiva
5.1. L’azione di annullamento.
5.2. L’azione di risoluzione
5.3. La revoca del piano
Formula n. 1 - Comunicazione ex art. 9 della legge n. 3 del 27 gennaio 2012.
Formula n. 2 - Ricorso per ammissione alla procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento (ex art. 6 della legge n. 3/2012)
Formula n. 3 - Decreto di omologa
Formula n. 4 - Richiesta autorizzazione accesso banche dati ex art. 15, comma 10, legge n. 3/2012
CAPITOLO II - La procedura di liquidazione del patrimonio del debitore
1. Premessa
2. Presupposti della procedura.
3. L’apertura della procedura. La domanda
4. Beni componenti il patrimonio di liquidazione
5. Procedura di liquidazione e cessio bonorum
6. La conversione giudiziale della procedura di composizione in liquidazione
7. Il decreto di apertura della liquidazione.
8. Inventario ed elenco dei creditori.
9. Formazione del passivo
10. La liquidazione dei beni e la legittimazione processuale del liquidatore
11. Beni e crediti sopravvenuti
12. Riparto ai creditori e chiusura della procedura
13. L’esdebitazione – premessa
14. Condizioni di ammissibilità: presupposto soggettivo ed oggettivo
15. Revocabilità del decreto di esdebitazione
Formula n. 1 - Istanza liquidazione patrimonio
Formula n. 2 - Decreto di apertura della procedura di liquidazione dei beni del debitore
in stato di sovraindebitamento
CAPITOLO III - Gli adempimenti e gli atti del liquidatore
1. Il liquidatore: nomina, ruolo e parallelismo con la figura del curatore fallimentare
2. Gli adempimenti del liquidatore nella liquidazione del patrimonio in generale (art. 14 ter
2.1. Gli adempimenti iniziali – funzionali ed organizzativi
2.2. Gli adempimenti nell’accertamento del passivo
2.3. Gli adempimenti nella liquidazione dell’attivo
2.3.1. Gli adempimenti generali comuni a tutte le tipologie di beni
2.3.2. Gli adempimenti specifici in presenza di beni immobili.
2.4. Gli adempimenti propedeutici alla chiusura e adempimenti finali
2.5. Gli adempimenti fiscali
Formula n. 1 - Facsimile lettera ai creditori.
Formula n. 2 - Programma di liquidazione
Formula n. 3 - Rendiconto della gestione
Formula n. 4 - Piano di riparto
Formula n. 5 - Istanza per la chiusura della procedura
CAPITOLO IV Gli Organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento
1. Premessa
2. La previsione degli Organismi di composizione della crisi
3. L’iscrizione degli Organismi di composizione della crisi in un apposito registro ed i requisiti.
4. Il Referente dell’Organismo di composizione della crisi: compiti e funzioni
5. La Segreteria Amministrativa degli Organismi di composizione della crisi
6. Il Gestore della crisi: compiti e funzioni.
7. Affidamento delle funzioni proprie degli Organismi di composizione della crisi ad un singolo professionista
8. Le attività degli Organismi di composizione della crisi su nomina del Giudice Delegato.
9. Le funzioni degli Organismi di composizione della crisi dalla nomina fino al deposito della proposta di accordo o di piano del consumatore
10. L’Organismo di composizione della crisi dal deposito della proposta di accordo o di piano del consumatore fino al decreto di omologazione
11. L’Organismo di composizione della crisi: dall’accordo omologato o dal piano del consumatore omologato sino alla completa esecuzione
12. L’Organismo di composizione della crisi nella liquidazione del patrimonio.
13. I compensi spettanti ai Gestori e all’Organismo di composizione della crisi
Formula n. 1 - Domanda di iscrizione nella sezione a) del registro degli organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento per organismi deputati a gestire i
procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento e di liquidazione del patrimonio del debitore sovraindebitato
Formula n. 2 - Istanza al Tribunale per la nomina del professionista svolgente funzioni O.C.C. - comma 9, articolo 15 legge 3 gennaio 2012, n. 3
Formula n. 3 - Accettazione del professionista nominato ex art. 15 comma 9, legge 27 gennaio 2012, n. 3
Formula n. 4 - Richiesta autorizzazione accesso banche dati ex art. 15, comma 10, legge n. 3/2012
CAPITOLO V - Credito responsabile e dati personali nel sistema creditizio: informazioni, merito e crisi.
1. Premesse. L’umanizzazione dell’obbligazione pecuniaria in tempo di crisi: un caso medico-legale
2. Gli obblighi di informazione da parte dell’intermediario nelle normative europea ed italiana: il credito bilateralmente responsabile
3. Gli obblighi informativi e la verifica del merito creditizio: auto responsabilizzazione nella richiesta, diligenza nell’offerta e nella concessione.
4. Indebitamento familiare e piano del consumatore: la colpa del debitore ed i parametri individuati dalla giurisprudenza
5. Questioni processuali: la soluzione di contestazioni in ordine alla sussistenza o all’effettivo ammontare dei crediti.
6. Accesso alle banche dati: trattamento dei dati personali nel sistema creditizio e nelle procedure di risoluzione della crisi
7. Prospettive e soluzioni: 1) la mediazione, 2) una vera sanzione per la violazione degli obblighi informativi: il caso francese
CAPITOLO VI - Composizione della crisi da sovraindebitamento: gli effetti fiscali dell'accordo di ristrutturazione dei debiti
1. Gli effetti dell'accordo di ristrutturazione rispetto all'indebitamento fiscale: art. 11, comma 5, legge n. 3/2012
2. La transazione fiscale nell’ambito delle procedure di composizione negoziata della crisi d’impresa
2.1. La questione del credito IVA e l’intervento della Corte Costituzionale
2.2. Applicabilità dell’istituto della transazione fiscale nella procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento
2.3. L’accordo del Consumatore e la Procedura di Concordato Preventivo: cenni.
3. Effetti fiscali nei confronti del debitore
3.1. Effetti fiscali nei confronti dei creditori diversi dal Fisco
4. Gli effetti fiscali rispetto all’imposta di registro
5. Considerazioni conclusive
CAPITOLO VII - Responsabilità penali nelle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento
e di liquidazione del patrimonio
1. Premessa
2. Delitti commessi dal debitore prima dell’avvio della procedura
2.1. I delitti dell’art. 16, comma 1, lettera a)
2.2. I delitti dell’art. 16, comma 1, lettera b)
3. Delitti commessi dal debitore nel corso della procedura
3.1. I delitti dell’art. 16, comma 1, lettera c)
3.2. I delitti dell’art. 16, comma 1, lettera d)
3.3. I delitti dell’art. 16, comma 1, lettera e)
3.4. I delitti dell’art. 16, comma 1, lettera f)
4. Delitti commessi dagli organi della procedura
4.1. Le false attestazioni del professionista
4.2. Il rifiuto di atti d’ufficio del professionista
Appendice giurisprudenziale
1. T.A.R. Lazio, sezione I, sentenza del 4 novembre 2015, che ammette l’iscrizione da parte dei ragionieri commercialisti iscritti alla Sezione A negli elenchi degli organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento
2. Tribunale di Napoli, 28 ottobre 2015, avente ad oggetto decreto di omologa del piano del consumatore
3. Tribunale di Treviso, decreto 20 maggio 2015, autorizzazione della modifica alla proposta di accordo per la composizione della crisi dopo l'attestazione dell'organismo di composizione della crisi
4. Tribunale di Reggio Emilia, ordinanza 11 marzo 2015, individua il trust come atto in frode ai creditori
5. Tribunale di Bergamo, decreto 31 marzo 2015, omologazione del piano in assenza di contestazioni anche con falcidia pericolosamente prossima allo zero
6. Tribunale di Ravenna, decreto 17 dicembre 2014, provvedimento di rigetto del piano in assenza di attestazione dell’O.C.C.
7. Tribunale di Pistoia, decreto 17 novembre 2014, revoca del decreto di omologa sulla base del mero calcolo matematico
8. Tribunale di Asti, ordinanza 18 novembre 2014, inammissibilità della proposta che preveda il pagamento dilazionato dei creditori privilegiati
9. Tribunale di Catania, decreto 17 giugno 2014, omologazione del piano in base al positivo giudizio sulla sostenibilità del finanziamento (giudizio di meritevolezza)
10. Tribunale di Ascoli Piceno, decreto 4 aprile 2014, indebitamento da carte revolving
11. Tribunale di Pistoia, decreto 28 febbraio 2014, omologazione del piano su finanziamenti da carte revolving.
12. Tribunale di Pistoia, decreto 27 dicembre 2013, piano del consumatore omologabile anche se l’indebitamento globale è costituito principalmente da debiti contratti per sostenere l’attività professionale di un terzo.
13. Tribunale di Cremona, decreto 17 aprile 2014, rigetto del piano in caso di omessa produzione documentale richiesta