Descrizione

La qualità dell'ambiente interno influenza fortemente le prestazioni lavorative. Un ambiente interno deteriorato porta "sindrome da edificio malato", malattie respiratorie, assenze per malattia, riduzione della produttività. Un elevato numero di ricerche evidenzia che la temperatura, il rinnovo e la qualità dell'aria interna, il rumore, la luce e la possibilità di controllare questi parametri individualmente influenzano le prestazioni umane. Diventa quindi necessario includere queste voci nella valutazione dei costi dell'edificio. Per l'analisi dei costi-benefici non sono sufficienti informazioni qualitative.
Per la prima volta viene presentato come quantizzare gli effetti della temperatura e della qualità dell'aria interna sulle prestazioni lavorative. Attraverso cinque casi di studio viene mostrato come includere questi effetti nei calcoli dei costi dell'edificio. Anche se le relazioni presentate hanno un elevato grado d'incertezza, quando si progettano gli edifici e si scelgono le modalità operative è meglio utilizzare queste relazioni che ignorarne gli effetti sulla salute e sulle prestazioni poiché esse hanno un forte impatto economico. Ad esempio, un incremento dell'1% delle prestazioni lavorative può compensare completamente l'intero ammontare dei costi energetici annuali. Gli interi costi di installazione ed esercizio di un impianto di condizionamento di un edificio possono essere compensati con un incremento della produttività del 10%. Usualmente il tempo di ritorno di un investimento per migliorare la qualità dell'ambiente interno è inferiore a due anni.

Traduzione dell'opera a cura di Stefano Schiavon.