La caduta dall’alto rappresenta indubbiamente una delle principali cause di incidenti sul lavoro, in particolar modo nel settore dell’edilizia ma anche nel settore industriale ed in quello dei servizi, ed è collegata, in genere, all’effettuazione di lavori “in quota”. Specie nel settore edile, in Europa e, solo in tempi più recenti anche in Italia, stanno nascendo ditte e società specializzate che propongono l’effettuazione di alcuni tipi di opere o lavorazioni attraverso i cosiddetti sistemi di accesso e posizionamento su funi. La cosiddetta edilizia acrobatica in realtà non è tassativamente vietata dalle norme che regolamentano la sicurezza sul lavoro ma le stesse norme, ed in particolar modo il testo unico per la sicurezza, d.lgs. n.81/2008, in maniera indiretta ed implicita, probabilmente ne consente l’applicazione solo all’interno di una casistica particolare e nel corso di lavorazioni specifiche, ma specialmente solo a seguito di un’accurata valutazione del rischio che dimostri in maniera inconfutabile che determinate attività connesse con la realizzazione o la manutenzione di un’opera non possono essere svolte in maniera più sicura. Secondo le attuali norme tecniche europee e nazionali, i sistemi utilizzati per il lavoro su funi sono in tutto e per tutto considerati dispositivi di protezione individuale ed è per questa ragione che questo tipo di lavorazioni, in determinati settori quale l’edilizia, viene riservato solo ad una casistica molto limitata. Questo tipo di attività “funambolica” è invece tipica di alcuni specifici settori dove si richiedono lavorazioni che si svolgono sugli alberi o su pali e tralicci e quelle attività che, per necessità contingenti di realizzazione o manutenzione the infrastrutture per servizi, vengono svolte su pendii rocciosi. In ogni caso, le lavorazioni che si svolgono in quota rappresentano un momento di valutazione del rischio molto importante, in quanto la progettazione ed il posizionamento dei sistemi di sicurezza si diversifica sensibilmente in funzione della tipologia morfologica del sito di intervento. Il presente testo si propone l’obiettivo di verificare, in prima battuta, il campo di applicabilità delle lavorazioni eseguite mediante sistemi a fune, fornendo indicazioni e suggerimenti su come impostare una corretta valutazione del rischio di caduta dall’alto e, solo per i casi previsti, di fornire indicazioni sulle attrezzature e sulle procedure da doversi attuare per lo svolgimento di lavorazioni attraverso sistemi di accesso e posizionamento su funi, ovviamente rinviando ad uno specifico corso di formazione l’apprendimento “pratico” delle tecniche di lavorazione. Per tutte le ragioni descritte, il libro è rivolto agli operatori di tutti i settori produttivi interessati dallo svolgimento di lavorazioni in quota ma si rivolge anche a progettisti, coordinatori per la sicurezza e tecnici delle stazioni appaltanti che si trovano ad affrontare situazioni progettuali e realizzative ove occorre valutare attentamente il rischio di caduta dall’alto per intraprendere poi la scelta delle attrezzature e degli apprestamenti più adatti allo scopo